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Tassazione dei profitti sul trading

By Aprile 26, 20124 Comments

Tassazione

I profitti derivanti dall’attività di trading, sia che derivino dall’investimento in opzioni, azioni, forex o altre attività finanziarie, vengono considerate, a seconda della tipologia, Rendite Finanziarie o redditi diversi di natura finanziaria.
A tal proposito, gli investimenti finanziari, i redditi di capitale e i redditi diversi, devono essere inseriti nella propria dichiarazione dei redditi.

La nuova normativa entrata in vigore dal 1° gennaio 2012, con il Decreto Legge n. 138/2011 convertito nella Legge n.148/2011 e il D.l. 216/2011, stabilisce che tutte le rendite finanziarie, i redditi di capitale e redditi diversi, sono soggetti ad una tassazione unica pari ad una aliquota fissa sostitutiva del 20%.

In particolare, con la circolare dell’ottobre 2011 l’Agenzia delle Entrate ha finalmente fatto luce sulla questione della imposizione fiscale dei profitti derivanti dal trading sul forex

Si passa così dalla precedente aliquota del 12,50%, ad una aliquota meno conveniente del 20%.
Purtroppo, le difficili condizioni del paese non hanno risparmiato dalla richiesta di maggiori sacrifici, anche chi ottiene profitti da attività finanziarie.

Tuttavia, bisogna ammettere che per le condizioni del momento e l’elevata pressione fiscale di tutti gli altri settori d’attività, l’attività di un trader è ancora oggi soggetta a bassa tassazione.

Come svolgere l’Attività

Con tutte le autorizzazioni, documenti, certificati, fogli e fogliettini che sono richiesti per avviare un’attività autonoma, commerciale, agricola, artigianale o d’impresa, sorge il dubbio se anche per chi opera nei mercati finanziari abbia l’obbligo di presentare una qualche documentazione prima di iniziare la propria attività.

Sembra incredibile come ancora oggi non esista alcun obbligo di sorta per il trader, ma è così. Chi desidera investire in attività finanziarie non deve avviare nessuna attività d’impresa, può svolgere tutto da privato cittadino. Unico obbligo, e di certo non poteva essere altrimenti, quello di dichiarare al fisco i redditi prodotti.

Il nostro consiglio è comunque quello di consultare per maggiore sicurezza il vostro commercialista di fiducia per una serie di importanti motivi tra i quali ricordiamo:
1. Come comportarsi se si opera con un broker estero che non ha l’obbligo di sostituto d’impota.
2. Tassazione sul Forex soggetta spesso a chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate, per ultima la circolare 102/E di ottobre 2011

4 Comments

  • Fausto ha detto:

    Salve, secondo la legge sulla tassazione, quando bisogna dichiarare i nostri guadagni tramite il trading online ? Per esempio se a gennaio di quest'anno ho incassato 10.000 euro, li devo dichiarare ora, o il prossimo anno ? 

    Grazie. 

    • Antonio ha detto:

      ciao, si dichiarano in sede di dichiraazione dei redditi… quindi i guadagni del 2014 si dichiarano ora, mentre quelli del 2015 nel 2016… come ogni altro normale reddito

  • Marco ha detto:

    Salve, esiste una cifra sotto la quale non bisogna dichiare niente ? Mi era giunta all'orecchio che i proventi sotto a 10000 eruro non dovevano essere dichiarati, o è una bufala ? 

    grazie

     

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